Opinione: A proposito del Lei


Se c'è una cosa che mal sopporto è quella di entrare in diversi negozi e sentire le commesse rivolgersi a me usando il tu. D'istinto mi verrebbe di girare sui tacchi e uscire o apostrofare la malcapitata con: "Ma scusi, signorina ventenne dal vitino di vespa, come si permette? Ci siamo già viste? Siamo parenti, amiche, facciamo parte di un gruppo? No...ecco allora  mi dia del lei per cortesia!"
Sicuramente sarà strategia di marketing, quella di far sentire il cliente ben accolto in un ambiente amichevole, ma a mio avviso esistono altri modi per ottenere il medesimo risultato. Nel mio negozio mai mi sarei permessa di dare il tu a chicchessia, se non dopo richiesta, eventualmente, del cliente. E' così cortese e ben educato l'uso del lei, possibile che lo vogliano far passare per un'usanza fuori moda? Che poi non si tratta nemmeno di moda: galateo si chiamava un tempo, buone maniere, educazione.
Qualche anno fa sono stata in vacanza in Costiera Amalfitana. Lì, come in gran parte delle regioni del sud Italia, usano dare del voi. Ecco, il voi mi piace! E' rispettoso e meno freddo del lei, quasi fosse una coccola. Anche i miei genitori, toscani di origine, si rivolgevano ai nonni usando il voi. Non dico, con questo che, sia giusto ritornare al linguaggio dei romanzi ottocenteschi, ma anche simulare un'amicizia inesistente mi pare sbagliato. So che la lingua si evolve, che lo slang giovanile impera, ma quando ti senti dire: "Ehi sorella, stai scialla...take it easy" beh...mi costringo al silenzio per evitare di rispondere cose più grandi di me.
Ho nostalgia dei miei ricami, delle trine che vendevo, dei clienti che entravano in negozio e di me che li accoglievo con il  sorriso migliore: " Buon giorno signora, desidera? Posso esserle d'aiuto?" una stretta di mano e nascevano chiacchiere e confidenze degne dei "salotti bene". Adesso invece, il più delle volte entri in un magazzino, la commessa finge di non vederti, indaffarata a riordinare o a parlare con la collega,  quando ti guarda ti soppesa con lo sguardo come se i tuoi chili in più dovesse portarli lei e ti viene incontro con la cicca in bocca: "Ciao, se hai bisogno chiama". L'ultima volta che è successo ho squadrato la poverina con un'occhiata alla Walter Matthau in uno dei suoi film più famosi,( mia figlia dice ho occhiate "eloquenti" alle quali non servono parole) e ho sorriso incredula: "Mi aiuti a ricordare, ci conosciamo di già?"
 
LP

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